Cari Amici, auguri per un Santo Natale!
Cari Amici, auguri per un Santo Natale!
Non vi nascondo che quest’ anno non ci siano state difficoltà nell’organizzare gli appuntamenti delle festività natalizie: la pandemia sta condizionando la vita sociale e personale di ciascuno e l’aspetto religioso non è da meno. Si è molto discusso sull’orario della “Messa di Mezzanotte”, ma il vero problema invece, consisterà nell’offrire a tutti la possibilità di santificare la nascita di Gesù.
Abbiamo aggiunto delle messe, incrementato orari per le confessioni ma, a differenza di duemila anni fa, questa volta non sarà il Bambino a non trovare posto; inverosimilmente, i pastori rischieranno di restare fuori. Nella mia vita sacerdotale non avrei mai immaginato di dovermi ritrovare a limitare il numero di presenze in chiesa. Allora? Come affrontare insieme e al meglio questo particolare momento? Vorrei ricordare che il periodo natalizio perdura sino all’Epifania; pertanto si avranno, in questo tempo, ulteriori opportunità per vivere e partecipare alle diverse occasioni liturgiche e, per di più, si potranno recuperare spazi di fede e di preghiera, all’interno delle famiglie.
Non sarebbe bello se a Natale, prima di sedersi a tavola, tutta la famiglia si fermasse per una preghiera dinanzi al presepe di casa? Se al cenone o al pranzo natalizio saremo costretti ad essere meno numerosi dell’anno scorso, non si potrebbero trovare altri luoghi e modalità per stare insieme? E se ci limitassimo anche nell’abbondanza per un gesto di solidarietà che scaturisca dal senso di fraternità con chi è davvero nel bisogno? Non potremo scambiarci strette di mano... e se ci guardassimo di più negli occhi? E se alla frase “Andrà tutto bene” aggiungessimo: “Con il nostro impegno e con la grazia del Signore andrà tutto bene?”.
L’elenco potrebbe prolungarsi, ma desidero concludere con le seguenti parole:
“Ogni vita che germoglia è un mistero...con l’Incarnazione del Verbo di Dio tutto si illumina: i nostri pochi giorni, le ere storiche, i cosmi sono l’esordio all’ interminabile danza di un Unico Amore Uno e Trino”.
Seppur nelle chiese siamo condizionati dai posti limitati e dalla sanificazione che deve seguire dopo ogni celebrazione, l’incremento delle sante messe e la disponibilità dei volontari della parrocchia, dovrebbero aiutarci a superare le difficoltà che si presenteranno.
Abbiamo riservato degli appuntamenti ai fanciulli ed ai ragazzi: spero fortemente nella loro importante presenza, insieme ai genitori. Si auspica la ripresa del catechismo, almeno per una parte di loro, dopo le vacanze natalizie.
Un pensiero agli anziani ed ai malati, agli operatori sanitari e a chi dovrà affrontare problemi economici per la carenza dilavoro.
Mi permetto di ricordare che in chiesa bisogna indossare sempre la mascherina, è importante mantenere la giusta distanza di sicurezza e sanificare le mani. Non si può superare il limite del numero dei posti predisposti. Anche per le confessioni non ci si può accalcare dinanzi al luogo riservato, ma bisogna restare seduti nei banchi e attendere il proprio turno.
Affrontiamo tutto con serenità, confidando nella Vergine Maria e nella protezione di San Giuseppe a cui è stato affidato l’anno 2021.